martedì 7 settembre 2021

A VINCI TORNA IL FESTIVAL DELLA COMUNICAZIONE: SEVERGNINI, PANCANI E TANTI ALTRI OSPITI

A VINCI TORNANO GLI OMINI BONI, IL FESTIVAL DELLA

COMUNICAZIONE: SEVERGNINI, PANCANI, IL CRONISTA

 TOSCANO E TANTI ALTRI OSPITI

Piazza del Castello 9-11 settembre 2021, ore 18 - Prenotazioni  0571933285  ,   ufficioturistico@comune.vinci.fi.it 




Due giorni dedicati alla cultura, al giornalismo e allo sport, con Beppe Severgnini, Francesco Pancani, il Cronista Toscano e altri ospiti.

Due giorni dedicati alla comunicazione culturale e sportiva. Giovedì 9, ore 18,00., si recupera il premio “Li omini boni” per la comunicazione del 2020. L'appuntamento è con  Beppe Severgnini  in Piazza G. Masi (Piazza del Castello), dove il giornalista cremasco verrà insignito del Leonardo d'Oro e presenterà il suo ultimo libro edito da Rizzoli, “Neoitaliani. Un manifesto”. Sul palco, prima di lui,  Francesco Guidotti , nominato Cronista Toscano del 2020, che riceverà il premio “L. Berni” per il suo podcast sul giornalismo.

Sabato 11 si chiude la settimana con la seconda parte del premio per la comunicazione, dedicato questa volta allo sport e alle sue imprese. Ospiti di Vinci nel Cuore saranno  Francesco Pancani , giornalista e voce della pallavolo e del ciclismo di Rai Sport, le  Dragon LadiesCarlo Fontanelli , collezionista di risultati calcistici e non soltanto,  Gianmarco Lotti , giornalista di  Gows.it  ed esperto di Empoli FC.

I due eventi hanno il patrocinio del Comune di Vinci, e per partecipare è necessaria la prenotazione all'ufficio turistico di Vinci ( 0571933285ufficioturistico@comune.vinci.fi.it ,). L'ingresso è gratuito, necessario esibire il green pass.

mercoledì 14 luglio 2021

A VINCI , SABATO 17 LUGLIO 2021 ORE 21, 30 ARRIVA "DAVIDE E BETSABEA" STORICO SPETTACOLO DELLA COMPAGNIA DI STORYTELLING RACCONTAMIUNASTORIA

 Comunicato stampa


Davide e Betsabea. La Bibbia va in scena in uno spettacolo epico

Nel fine settimana anche un laboratorio di formazione intensivo dove sarà possibile sperimentare le tecniche di  narrazione orale e il training di un moderno cantastorie.

Sabato 17 luglio alle 21.30 nella Chiesa di Santa Croce, verrà rappresentato per la prima volta a Vinci “Davide e Betsabea”, lo spettacolo di punta della Compagnia di Storytelling Raccontamiunastoria, di e con Davide Bardi e Paola Balbi. 
Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Vinci, dalla Parrocchia di Santa Croce e realizzato in collaborazione con le associazioni Suonamidite e Vinci Nel Cuore, rappresenta un'esperienza forte, provocatoria, unica e coinvolgente sotto tanti aspetti: per le tematiche trattate (la storia del Re Davide e della sua ultima moglie Betsabea, tratta dall'Antico Testamento), lo stile particolare (lo 
storytelling, ovvero narrazione orale improvvisata), la bravura e complicità sul palco degli  interpreti, anche autori dello spettacolo che dal 2007 lo portano in scena superando le 300 repliche  (anche in un evento speciale nel 2010 in collaborazione con il Maestro Ennio Morricone e la sua  orchestra), sia in italiano che in inglese in tutto il mondo (numerosi Paesi d'Europa, Stati  Uniti, Canada, Emirati Arabi Uniti, Singapore, ai Caraibi) e apportandovi continue migliorie.

Davide e Paola, oratori e cantastorie del secondo millennio, affrontano e propongono la Bibbia  come un’epica, riportando il testo sacro alla sua originale dimensione di narrazione orale e  valorizzandone l'aspetto letterario di racconto di gesta e di patrimonio culturale universale, libero da  ogni interpretazione religiosa e giudizio di carattere morale. 
Attraverso un lavoro di ricerca meticoloso e attento e uno stile di racconto diretto e personale, il  pubblico è trasportato in un mondo arcaico e archetipo, dove le emozioni sono forti e i cinque  sensi amplificati. Uno spettacolo diretto e potente che reinterpreta in chiave moderna la tradizione  medievale della Sacra Rappresentazione.
Una performance che, senza avvalersi delle scorciatoie di  effetti speciali o trovate sceniche, punta tutto sulla bravura degli attori, la loro abilità di connessione  con il pubblico e l'uso sapiente della parola e del movimento scenico. 

«
È una storia che ci rappresenta e che è cresciuta con noi negli anni. L'abbiamo rappresentata  centinaia di volte in tantissimi Paesi del mondo ma ad ogni replica proviamo la stessa intensa emozione della prima volta . È una storia senza tempo composta più di 4500 anni fa ma ancora  oggi in grado di parlare dritta al cuore delle persone. Tratta degli unici argomenti davvero  interessanti e di cui valga la pena parlare: l'amore, il sesso, la lotta personale, il fallimento, la  morte, la rinascita, la possibilità di avere una seconda chance - dicono gli interpreti -. Ogni volta  che inizia lo spettacolo per noi inizia una specie di trance, entriamo completamente nel mondo  della storia e vibriamo con essa fino alla fine. È una storia magica, che prende nelle viscere, in  grado di trasportare negli abissi e di elevare. La sua potenza deriva proprio dal fatto che viene da  una tradizione orale antichissima. Un racconto che è stato tramandato per secoli in Medio  Oriente prima di essere scritto. Profuma di deserto, di corpi in amore, di nascita, di morte, di  sangue e di vento».

Di Medio Oriente e deserto del resto, Paola Balbi e Davide Bardi sono veri estimatori ed esperti,  considerato che dal 2016 hanno aperto una filiale di Raccontamiunastoria a Dubai, attraverso la  quale organizzano Festival ed eventi di storytelling in tutta la regione.
«
Vedere e sperimentare la vita nel deserto ci ha cambiati profondamente, un'esperienza che ha  portato nuove note nella nostra voce e nel nostro racconto. Lo storytelling è un arte la cui  espressione è profondamente connessa con le esperienze reali e la vita degli artisti che lo  praticano. Si tratta di una performance basata sull'improvvisazione, dove le parole di ogni  rappresentazione nascono estemporaneamente sulle immagini mentali di un racconto antico, viste  con gli occhi dell'anima dell’attore. Siamo felicissimi di portare la nostra arte a Vinci in un luogo  così prestigioso come la Chiesa di Santa Croce». 

Lo spettacolo sarà seguito da un dialogo con il pubblico, introdotto e condotto da Mario Costanzi  (presidente dell’Associazione Suonamidite OdV, fondatore del Centro D’Arte Mulino del Ronzone e  laureato alla Pontificia Università Gregoriana di Roma) dove il pubblico avrà l’occasione di  dialogare con gli attori sull’importanza di rileggere le storie bibliche nella loro originale dimensione  di racconto orale. 

Davide Bardi e Paola Balbi sono attori professionisti diplomati in prestigiose scuole d'arte drammatica e direttori artistici di Raccontamiunastoria, oltre che del Festival Internazionale di Storytelling  Raccontamiunastoria di Roma, Storytelling Time di Bolzano e Tales on the the Island negli  Emirati Arabi Uniti. Due veri maestri dell'arte della narrazione orale, a buona ragione considerati  come i migliori cantastorie contemporanei d'Italia, ovvero 
storytellers (secondo l'accezione  internazionale), dal momento che i due artisti sono molto conosciuti anche sulla scena europea e  mondiale del genere.

Per chi fosse interessato ad avvicinarsi a questa arte performativa, Paola e Davide terranno a Vinci  presso il Centro D’Arte Mulino del Ronzone venerdì 16, sabato 17 e domenica 18  luglio anche un laboratorio di formazione intensivo dove sarà possibile sperimentare le tecniche di  narrazione orale e il training di un moderno cantastorie. 
Info e dettagli: raccontamiunastoria@yahoo.it o Raccontamiunastoria - Festival Internazionale di Storytelling su Facebook.

mercoledì 30 giugno 2021

LA BUONA, LA BRUTTA E LA CATTIVA. LE DONNE DI ROSSINI PER UNA SERATA MAGICA SULLA TERRAZZA DI SOVIGLIANA, 1 LUGLIO 2021 H.21,30

LA BUONA LA BRUTTA LA CATTIVA

Declinazione al femminile da ROSSINI ai giorni nostri

di e con KATIA FRESE

al flauto FEDERICA BARONTI 

all'arpa DIANA COLOSI

SOVIGLIANA VINCI, 

NUOVA TERRAZZA DELLA CASA DEL POPOLO

VIALE TOGLIATTI, 223

01 LUGLIO 2021 ore 21,30

Prenotazione: Ufficio Turistico di Vinci tel- 0571 933285 email ufficioturisticovinci@comune.vinci.fi.it

SPETTACOLO DEDICATO ALLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA (che non si è potuta svolgere nel giorno della sua ricorrenza, l'otto marzo scorso, per le restrizioni Covid


 

Un recupero di una giornata eccezionale, l'otto marzo, seppure la festa della donna dovrebbe essere tutti i giorni. Bene quindi il recupero al 1 luglio 2021 con la riproposizione di uno spettacolo evento del tutto particolare proposto dall'Associazione Valigia Blù  con il patrocinio del Comune di Vinci.
E' anche l'occasione per visitare uno dei nuovi spazi culturali del nostro territorio: la nuaova terrazza della Casa del Popolo di Sovigliana.  Appuntamento quindi da non mancare, consigliando comunque la prenotazione al fine di evitare assembramenti.
Alcune note sullo spettacolo, scritto da Katia Frese, e e perché proprio Rossini, un autore straordinariamente complesso ed enigmatico, il Cigno di Pesaro, morto nel 1868. Basti pensare che  gli fischiarono al debutto il Barbiere di Siviglia, poi il giorno dopo lo stesso pubblico, quello del Teatro Argentina di Roma, glielo consacrò capolavoro assoluto. Invece di gioire rasserenato, Gioachino Rossini cosa fece? Scrisse accorato all’amata: “ Ma ciò che m’interessa ben altrimenti la musica, cara Angelica, è la scoperta che ho fatta di una nuova insalata! ” Era il 1816 e il Cigno di Pesaro, con questa lettera a Isabella Colbran (di secondo nome Angela), soprano mito del Belcanto ottocentesco e dal 1822 sua prima moglie, ben chiarisce le priorità della sua esistenza.
Le donne e il buon cibo.
Proprio le donne sono al centro delle opere rossiniane, il melodramma rossiniano infatti inanella una serie di ritratti femminili di grande potenza e complessità, lontano dal clichè melodrammatico con protagonista una donna o vittima angelicata o incarnazione del male.
Le donne di Rossini costituiscono un immaginario moderno, che la loro sorte sia tragica o meno, sono delineate da molteplici sfaccettature, così abbiamo principesse pronte a impugnare le armi per la libertà, e donne che giocano con la seduzione e la furbizia per ristabilire la giustizia, chi usa l’estrema virtù per riscattarsi dall’inganno, chi il coraggio del silenzio pur di non abbassare la testa.
Donne nate per vincere e regnar quelle di Rossini.
Rossini si trasferì a Parigi nel 1823, dove conobbe Olympe Pélissier (1797-1878), scaltra demi-mondaine già amante anche di Balzac, che nel 1846 sarà la sua seconda moglie.
Scrisse 42 opere tra cui molti capolavori, ventisei le muse per citare solo le principali cantanti delle sue opere che lo ispirarono, due mogli.
 Soleva dire:
 «Mangiare e amare, cantare e digerire: questi sono in verità i quattro atti di questa opera buffa che si chiama vita e che svanisce come la schiuma d’una bottiglia di champagne. Chi la lascia fuggire senza averne goduto è un pazzo».
Uno spettacolo assaggio delle sue opere e delle figure delle donne che stanno agli estremi, la Buona, la Brutta e la Cattiva…un viaggio breve ma intensissimo alla scoperta delle donne di Rossini…con finale a sorpresa!



martedì 2 giugno 2020

UN NUOVO LUOGO DEL CUORE PER IL FAI 2020: SAN PANTALEONE DI SAN PANTALEO, TERRA DELLA MADRE DI LEONARDO



San Pantaleo di Vinci e la valle del Vincio, paesaggio "materno" di Leonardo da Vinci, candidano la Chiesa di San Pantaleone Martire come LUOGO DEL CUORE 2020 nell'ambito del Concorso bandito dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).

È una candidatura che nasce dalla gente che vive questo territorio tra i più emozionanti del comune di Vinci e del Montalbano. Il “luogo” si pone all'attenzione generale per la storia e il ricordo leonardiano di una madre, Caterina, e di una famiglia allargata, quella dei Buti dell’Accattabriga, che ha vissuto in questa parrocchia. I rettori della Chiesa di San Pantaleone sono stati testimoni dei loro matrimoni, come dimostrano le recenti ricerche di archivio.
San Pantaleo è rimasta tra i territori più incontaminati del Montalbano. La Chiesa di San Pantaleone Martire è coeva al castello dei Conti Guidi. Per secoli questa è stata la terra degli ultimi, dei cittadini non allibrati, dei coloni e dei servi, fra cui anche la madre di Leonardo da Vinci, Caterina, data in sposa a un balordo del posto subito dopo la nascita di quel figlio illegittimo.
A San Pantaleo, tra le mura del piccolo agglomerato di case con la vecchia chiesa, da quasi un millennio un borgo ecclesiastico, e in quelle sparse nelle colline dintorno ha corso  probabilmente il Genio bambino che qui ha avuto dalla madre quattro sorelle e un fratello poco più piccoli di età. Se la famiglia dei "da Vinci" è ricordata nella biografia di Leonardo e nei libri di storia di quest'altra famiglia, nessuno ricorda.
E anche la chiesa di San Pantaleone Martire è rimasta tra gli ultimi patrimoni ecclesiastici da restaurare del comune di Vinci. Eppure la sua storia e la dedicazione a San Pantaleone s'intrecciano con quella della Diocesi di Lucca (le ossa del Santo sono conservate nella Chiesa di San Frediano), costituendone l'ultimo baluardo di una propaggine che s'incuneava in quella di Pistoia. Nel 1622 la parrocchia con i suoi beni passa sotto la nuova Diocesi di San Miniato.  
Il suo attuale profilo seicentesco con le case aggregate domina la valle del Vincio, dove scorre l'omonimo torrente e crescono i vinchi (o vinci), i caratteristici salci rossi, che conferiscono il nome al luogo e al cognome del grande Leonardo, Vinci.  La chiesa di San Pantaleone Martire con il piccolo borgo si trovano incastonati in quel paesaggio che il grande artista disegnò nel famoso foglio datato 5 agosto 1473 attualmente conservato alla Galleria degli Uffizi a Firenze, ritornato a Vinci lo scorso anno per una storica mostra.  
La candidatura di San Pantaleone Martire a Luogo del Cuore Fai 2020 arriva al termine di un lungo percorso di valorizzazione e di promozione di questo territorio svolto da un piccolo comitato locale a cui, negli anni scorsi, hanno dato il loro contributo illustri studiosi di Leonardo e storici venuti a San Pantaleo, in una sorta di pellegrinaggio laico.
Proponiamo quindi una sfida a noi stessi e a chi ci ascolta: come Leonardo volle portare nel 1493 l'anziana madre Caterina da San Pantaleo a Milano per affrancarla dalla miseria e restituendole la dignità di una "donna fiorentina" è giunto il momento per la gente di San Pantaleo-Apparita e soprattutto per chi si dice appassionato e devoto di Leonardo di salvaguardare un luogo fondamentale del paesaggio interiore del grande Genio.
"Noi siamo per San Pantaleo" e per San Pantaleone Martire come Luogo del Cuore. E voi?
Attendiamo il Vostro appoggio con l'invito a visitare questi luoghi per scoprire che Leonardo «vive» ancora, nei colori della terra e del cielo, negli occhi e nelle mani di una madre, con la stessa determinazione degli ultimi testimoni di una storia di lavoro e di fatica, ma con la bellezza sempre nel cuore.
Votate e fate votare!  È molto semplice basta un click.

Ringraziando per l'attenzione, se interessa, vi invitiamo a vedere anche il nostro video SAN PANTALEO DI VINCI, NEL PAESAGGIO "MATERNO" DI LEONARDO su:  https://www.youtube.com/watch?v=8XVxPSR6pag


Vinci, 2 giugno 2020, Festa degl'Italiani   

Gli Amici di San Pantaleo


Bibliografia essenziale:
Su San Pantaleone Martire e San Pantaleo
Renzo Cianchi: Ricerche e documenti sulla madre di Leonardo, Giunti 1975;  Nicola Baronti: La Via di Caterina, Fucecchio 2009; Alexander Di Bartolo (a cura): San Pantaleone a Vinci: storie di archivio per una secolare chiesa samminiatese con contributi di Adriano Prosperi, Graziano Concioni, Alessandro Vezzosi e introduzione di Mons. Fausto Tardelli San Miniato, 2014;  Nicola Baronti (a cura di): Strade e sentieri di Leonardo. Arte e trekking nelle terre del Genio, con contributi di Paolo Santini, Francesco Bellucci, Luca Dal Canto, Empoli 2019. 

Su Caterina, madre di Leonardo, e il popolo di San Pantaleo
Bruno Bruni – Renzo Cianchi  Catharina Mater Vitolini, 1973; Francesco Cianchi “ La madre di Leonardo era una schiava? Strumenti-memoria del territorio, con contributi di Alessandro Vezzosi e Agnese Sabato, Museo Ideale, 2009 ; Francesco Cianchi, La mia Caterina non è di Cerreto Archivio Vinci nel Cuore, Quaderno II, 2012; Alessandro Vezzosi,  Leonardo Infinito, con introduzione di Carlo Pedretti,  Bologna Sul rapporto di Caterina con San Pantaleo e San Pantaleone Martire ricordiamo infine il saggio di Martin Kemp e Giovanni Pallanti Mona Lisa: The People and the Painting edito dalla Oxford University Press che identificano Caterina una ragazza del popolo di San Pantaleo, per cui non si sarebbe mai mossa da questi luoghi se non per raggiungere nel 1493 il figlio a Milano.

lunedì 30 dicembre 2019

UN BUON 2020 A TUTTI !!!

Un buon 2020 a tutti associandosi agli auguri speciali del Maestro Rivaldo Casucci


"Bonasera a tutti i Vinciani che mi avevano accolto nel centro del paese per il gioco della dama vivente, sono spiacente che non ho potuto proseguire con il mio aiuto, però mi rallegro perchè ho visto che sotto l'albero ci sono tanti tavoli con dei giocatori vi prego fatelo proseguire questo gioco che penso aiuti a sviluppare l'analisi, quindi la mente.
Saluto tutto il paese indistintamente, ma in particolare quelli che mi sono stati vicino, l'avvocato di cui non ricordo il nome, e le tante belle signore e signorine di cui, mi dispiace, non ricordo. Se mi mandate i nomi mi fareste un piacere, cercherò di venire a salutarvi e fare una partita a dama. Io, da quei giorni, ho vinto un campionato Italiano e una ventina di gare importanti come, Parma ,Trieste, Pordenone,Venezia ,Suzzara, Belluno Arona e Milano.
Ora vi saluto augurando a tutti un felice 2020
Rivaldo Casucci."

Come vinciani e vinciaresi contraccambiamo di cuore nella speranza che prima o poi torni anche la Dama di Bacco a rallegrare i cuori e lo spirito. Come vedete Vinci porta sempre fortuna, anche al Maestro di Dama. Il segreto forse sta proprio nel nome "Vinci" e soprattutto nell'entusiasmo che uno ci mette quindi l'augurio è il solito "Vinci nel Cuore!"



BEFANATA LIRICA DEL MONTALBANO 2020. PRENOTARSI PER NON MANCARE AL PRIMO GRANDE EVENTO DEL NUOVO ANNO



LA VEGLIA DELL’EPIFANIA E LA BEFANATA LIRICA DI FALTOGNANO.

APPUNTAMENTO IL 5 GENNAIO 2020 ALLE ORE 20 


 La prenotazione è obbligatoria, anzi si consiglia di avvantaggiarsi, direttamente presso il Circolo oppure a uno dei seguenti numeri telefonici 338 6640772 – 349 5293253.

Domenica 5 gennaio 2020, alle ore 20, al Circolo di Faltognano si rievoca e organizza la vigilia dell’Epifania: una tradizione plurisecolare, rinnovata in una vesta più adatta all’odierna sensibilità, dichiarata dal 2016 “Patrimonio” della Rete Italiana di Cultura Popolare, istituzione fondata dal compianto prof. Tullio De Mauro. La candidatura, promossa dal Centro di Documentazione delle Tradizioni Popolari dell’Empolese-Valdelsa, presentata dal Comune di Vinci, è nata dopo un attento studio della tradizione sul territorio, nei suoi aspetti rituali: la cena e la veglia conviviale, il gioco di società in poesia che s’ispira allo schema cinquecentesco del gioco con le “polizze”,  biglietti sui quali gli ospiti scrivono il nome e i temi proposti da sorteggiare e sui quali la Befana (di solito uno o più poeti) si deve cimentare nel verso e nel canto. Nella versione moderna è d’obbligo appuntare sulle polizze esclusivamente i nomi di personaggi pubblici e di eventi dell’anno passato, anziché i nomi dei commensali o dei personaggi della vita locale, come è stato negli ultimi secoli. Il canto della Befana è quindi improvvisato su di un piccolo teatrino allestito per l’occasione. Quest’anno ad impersonare la Befana sono chiamati due poeti canterini, “campioni” anche dell’ottava rima, Fabrizio Ganugi di Prato  ed Enrico Rustici di Grosseto. Le rime dei befanari vengono rigorosamente accompagnate con degustazioni di prodotti e vini del Montalbano, dando vita a una sorta di cena-spettacolo. Il personaggio o i personaggi cantati che ottengono dai commensali il maggior consenso, in termini di applausi e risate, saranno le Befane dell’Anno, un modo divertente per raccontare i personaggi, i fatti e misfatti dell’anno appena trascorso. La prenotazione è obbligatoria, anzi si consiglia di avvantaggiarsi, direttamente presso il Circolo oppure a uno dei seguenti numeri telefonici 338 6640772 – 349 5293253.



 Befanata 2016
 Befanata 2017
Befanata 2018

domenica 16 giugno 2019

TEATRO DI QUARCONIA. LA DECIMA EDIZIONE - TERMINE PER LA PRESESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI ISCRIZIONE


SI APRE LA X EDIZIONE DEL CONCORSO TEATRALE
TEATRO DI QUARCONIA 
giugno - dicembre 2019
Termine presentazione domande: 20 luglio 2019 


Il Concorso Teatrale di Vinci, del Teatro della Quarconia, compie dieci anni e lo fa con un ritorno alle origini, al teatro spiritoso e divertente di quell’anima popolare che animava le serate nella Quarconia fiorentina e vinciana.
Si apre così la prima fase della rassegna 2019. Gli organizzatori (Associazione Casa del Popolo di Vinci, in collaborazione con il Comune di Vinci, VINCI PROLOCO, Misericordia di Vinci) invitano le Compagnie teatrali amatoriali non professionistiche, operanti senza alcun fine di lucro con sede nel territorio nazionale, a presentare una proposta con uno spettacolo di durata minima di 70 minuti e non superiore a 120 min.  Dopo una fase di selezione effettuata dal Comitato Organizzatore e una commissione di esperti verranno prescelte  6 compagnie, per un corrispondente numero di rappresentazioni, che saranno inserite nella rassegna teatrale. Per questa edizione, in omaggio a Leonardo, del quale si festeggia il 500enario della morte, l'organizzazione ha deciso di improntare la rassegna sul divertimento e sul clima di festa. Sarà data quindi precedenza a rappresentazioni brillanti, auspicando anche la proposta di rappresentazioni in vernacolo. Possono comunque essere presentati tutti i generi. La rassegna inizierà a ottobre 2019 e terminerà a fine novembre 2019 mentre la premiazione si svolgerà sabato 7 dicembre in orario pomeridiano. Alle compagnie finaliste verrà riconosciuto un rimborso spese anche in ragione della distanza dal teatro vinciano. Sono previsti riconoscimenti per i migliori spettacoli e interpretazioni da parte di una giuria, diversa dalla commissione selezionatrice. Quest’anno infine ci sarà il Premio Speciale Fita Firenze alla migliore rappresentazione 2019. Il comitato provinciale Firenze della F.I.T.A. (federazione italiana teatro amatori), mette a disposizione della compagnia vincitrice un premio di mille euro finalizzato all'organizzazione (a cura della compagnia vincitrice) di un laboratorio per giovani al di sotto dei 25 anni con il tema “Io come te: il mondo, i giovani, l'integrazione”. La compagnia vincitrice non dovrà necessariamente essere iscritta alla suddetta federazione. L'iscrizione ad altre federazioni NON rappresenta ostacolo alcuno al diritto di ricevere il premio.
Le domande di partecipazione con il nome o denominazione della compagnia, la sede, il codice fiscale, i recapiti telefonici, l’indirizzo di posta elettronica e le generalità del legale rappresentante, sottoscritta da quest'ultimo dovrà essere indirizzata, preferibilmente tramite raccomandata, entro il prossimo 20 LUGLIO 2019 all’ASSOCIAZIONE CASA DEL POPOLO DI VINCI X° CONCORSO REGIONALE del “TEATRO DI QUARCONIA” C\O CESARE BERNI VIA MONTALBANO 27 50059 VINCI (FI) E' possibile l’invio elettronico degli allegati tramite mail all'indirizzo  quarconia.teatriamovinci@gmail.com.
Per qualsiasi informazione inerente il concorso e avere il bando completo anche del modulo di iscrizione e l’indicazione degli allegati facoltativi si consiglia di inviare una mail a quarconia.teatriamovinci@gmail.com oppure contattare il numero telefonico: 348 5819300.