lunedì 30 luglio 2012

LA TENZONE TRA VINCI ALTO E VINCI BASSO. FIERA DI VINCI, 29 LUGLIO 2012

(p.g.c. Matteo Cioni . Volo di Cecco Santi)

LA TENZON DI PALLA
 E LE VECCHIE CONTRADE DI VINCI
I rossi di Vinci Basso stravincono di nuovo
Vinci, 29 luglio 2012

La Tenzon di palla, organizzata dal Volo di Cecco Santi, stravinta anche quest’anno dai rossi di Vinci Basso, riporta alla luce il nome delle vecchie contrade paesane e dei supposti confini. 
Nel XIV secolo, come emerge dagli Statuti, le due fazioni si chiamavano, in verità, di Santa Croce e di San Giovanni, chiaro riferimento alle dedicazioni rispettivamente della cappella del Castello e dell’antica Pieve di Sant’Ansano in Greti , fuori le mura castellane, dedicata peraltro al santo della dominante fiorentina. Cosa volesse significare tale divisione non si sa, il popolo dentro le mura o quello fuori ? i vecchi e i nuovi abitanti di Vinci? Si sa soltanto che se le davano di santa ragione !
Con la nascita del Borgo ovvero la parte bassa del paese, fuori le mura, s’incomincia a parlare di un Vinci Alto ed un Vinci Basso. La chiesa della Madonna  del XVII° costituisce il primo riferimento storico di questo nuovo nucleo urbano, se così si può dire. Di fatto fino all’Ottocento si trattava di poche case sparse, fra le quali emergeva la Villa di Borgo della famiglia Martelli. Nel primo Novecento, Vinci Alto ( o Cima Vinci) con il nuovo campanile della metà del XIX° secolo e Vinci Basso ( il cosiddetto Piano della Madonna), con la Villa Farsetti, poi Bellio; il palazzo Tamburini; la Piazza Baldi Papini e il monumento ai caduti del Coppedè, il Parco della Rimembranza e il Dopolavoro assumevano una chiara delimitazione e confinazione.  Dalla metà del Novecento infine s’incomincia a parlare addirittura di un Borgonovo di Vinci, con l’estensione del paese lungo la strada che conduce ad Empoli, fino a ricongiungersi al nucleo della casa-fattoria di Beneventi.  
Con la nascita del Borgonovo, il Piano della Madonna  veniva inglobato nel centro storico del paese, anche sotto il profilo urbanistico comunale.
In occasione dei festeggiamenti per i quattro secoli della Chiesa della Madonna e la ricerca dei vecchi vessilli veniva riscoperta una ripartizione della parrocchia di Vinci in quattro contrade, in prossimità delle croci che ne delimitano i confini, ad opera probabilmente di Mons. Fulignati: si distingue una parte di Tramontana ( o Castello), naturalmente giallo-rossa; una parte di levante, intestata a San Giovanni Battista, con i colori bianco-rossi fino ai confini con la parrocchia di Vitolini, comprendente Ripalta e Valle; una parte di ponente con i colori bianco azzurri che ricomprende  gran parte del Piano della Madonna fino al Piastrino e ai confini con Lamporecchio; infine la parte di Mezzogiorno (o Fralupaia) con i colori bianco-gialli, con riferimento la croce di Fralupaia, comprendente tutto il Borgonovo.  Una ripartizione a quattro, che in pratica raddoppia le due contrade oggi distinte tra Vinci Alto e Vinci  Basso, avendo come punto di riferimento sempre la “chiesina” della Madonna, il luogo del vecchio tabernacolo che ai tempi di Leonardo segnava l’arrivo al paese di Vinci.

domenica 29 luglio 2012

LA FESTA DEL BORGO FANTASY. L'UNICORNO 2012 Vinci 28 -29 luglio 2012

LA FESTA DELL'UNICORNO 
VINCI FANTASY
I personaggi del 2012

San Pantaleo di Vinci, 6 gennaio 2008
Premio per la manifestazione dell'anno al Circolo Fantasy
a cura della Dama di Bacco e Comitato San Pantaleo

Dall'intima cerimonia santamatese per la "porta" ritrovata alla festa popolare che in questi due giorni sta invadendo con migliaia di persone il borgo di Vinci. Grazie all'organizzazione e all'entusiasmo dei ragazzi della Compagnia dell'Unicorno tutto sta procedendo per il meglio. La festa è cresciuta ancora. Quando nell'Epifania del 2008, il Comitato San Pantaleo e la Dama di Bacco, con il patrocinio del Comune di Vinci, consegnarono il premio per la migliore manifestazione del 2007 al Circolo Fantasy, sottolineando la novità e la potenzialità di questa festa, avevano visto veramente giusto. A distanza di un lustro, la Festa dell'Unicorno ha confermato le sue finalità e il successo di pubblico, a parte qualche inevitabile polemica per il sacrificio e lo stress arrecato ai cittadini vinciani da tale pacifica invasione. Con la maggiore esperienza sicuramente si troverà la soluzione migliore nel reciproco interesse e comune rispetto per il paese, confidando nel sostegno di tutti per l'iniziativa, senza dubbio, di maggiore risonanza a livello nazionale nel calendario estivo vinciano.  


L'unicorno del 2012


La sfilata

Lo sceicco malinconico ( ma è quello di Rodolfo Valentino o di Alberto Sordi ?)

Ciao Fabiola !!!

La donna di spade. Chi è la signora di sfondo?

Scambio di amorosi sensi

Sei diventata nera ! nera!

Gli Elfi del Montalbano !

E cara Italia ... fatti fotografare!

Se ti acchiappo .... !!!

 Passeggiata tra amici

La festa dell'Unicorno, 2012

AL TAGLIO DEL NASTRO LE MEMORIE DEL TERRITORIO. LA PORTA DEL BARCO REALE A SANT'AMATO, 28.6.2012. I PAESAGGI DELL'ANIMA DI LEONARDO, DA ANCHIANO A CAMPO ZEPPI DI SAN PANTALEO.

Il taglio del nastro, 28.7.2012  ( Foto Dama di Bacco) 

 SANT'AMATO DI VINCI
28 LUGLIO 2012
LA PORTA DEL BARCO REALE

   
La porta del Barco - Sant'Amato 20.7.2012 (Dama di Bacco)


Sant'Amato di Vinci, 28 luglio 2012.
Mentre a Vinci iniziava la Festa dell'Unicorno con migliaia di persone accorse a festeggiare la magia degli elfi, sul monte, dove probabilmente gli elfi dovrebbero vivere, a cura dell'Associazione Sant'Amato a Tavola e Montalbano Domani  veniva "riaperta", restaurata e accessibile da sentiero debitamente curato, l'antica porta al Barco Reale, il grande muro che delimitava la riserva granducale del Montalbano. Una piccola riscoperta che trova radici lontane nell'appassionata ricerca e studio di Alessandro Lassi e Giuseppe Pisacreta degli anni Ottanta, che i volontari delle associazioni locali hanno saputo oggi debitamente valorizzare e promuovere, con il Sindaco di Vinci e le autorità a tagliare un nastro tricolore, segno di una convinta partecipazione e riappropriazione dei tanti beni artistici del nostro territorio, considerati impropriamente minori. La peculiarità dell'evento riporta alla memoria l'altra grande inaugurazione, del giugno scorso, alla restaurata casa natale del Mito Vinciano, con un allestimento moderno e ricercato e costi, senza dubbio, maggiori. 
Due eventi, apparentemente diversi, ma strettamente uniti da una convinta e ragionata riscoperta del territorio, in chiave di una valorizzazione turistica importante per il futuro di Vinci e del Montalbano, orientata sempre più verso la salvaguardia del "paesaggio" di Leonardo, ovvero di quel "paesaggio dell'anima vinciana" di cui ancora oggi gli abitanti ne sono testimoni,  più o meno consapevolmente.

 
Il taglio del nastro alla "nuova" casa dei Da Vinci (foto Dama di Bacco)

ANCHIANO DI VINCI
22 GIUGNO 2012
INAUGURAZIONE DEI RESTAURI
ALLA CASA DEL MITO


SALVATICO E' QUEL CHE SI SALVA
SAN PANTALEO, CAMPO ZEPPI E CATERINA
Salviamo il paesaggio materno di Leonardo

Tramonto a San Pantaleo, dietro Campo Zeppi. Vinci, 24 giugno 2007

 



Si ricorda in questo contesto, come in una naturale successione di eventi, quello del 24 giugno 2007 quando un gruppo di giovani del paese cantando la canzone "Caterina" di De Gregori tornarono al borgo di San Pantaleo (abbandonato da anni, senza luce e acqua) e attesero questo tramonto, nella convinzione di aver riportato una luce sulla storia della madre di Leonardo e di Vinci (bellissimo e suggestivo il brevissimo video inserito dai ragazzi su YouTube che si può facilmente scaricare). Da allora, la valle del Vincio, dove vola il nibbio del primo ricordo dell'infanzia di Leonardo, è sempre più visitata, in sordina probabilmente; ultimi in ordine di tempo i pellegrini della Fiaccola di San Pantaleone di Montauro.  
Molto è stato fatto con la comunicazione, molto c'è da fare in termini di recupero e manutenzione del borgo e delle case sparse della campagna per una della tante belle "note paesaggistiche" del nostro territorio. Nel frattempo, però, Campo Zeppi e la casa della Caterina sono state inserite nei percorsi naturalistici d'eccellenza da parte del Comune di Vinci e indicate tra i luoghi Vinciani nelle guide della Biblioteca Leonardiana. Studiosi e mass-media stanno venendo a San Pantaleo, ininterrottamente. A novembre scorso, per esempio, una troupe della televisione giapponese ha girato un documentario sulla figura della Caterina a Campo Zeppi. Nel 2010 c'erano stati addirittura gli studenti e professori dell'Università di Syracuse di New York per una ricerca sul territorio.
Dal 2007 ad oggi, la RAI, Canale 5, Sky oltre alle televisioni locali hanno diffuso nel mondo le immagini di San Pantaleo e di Campo Zeppi, rilanciato gli studi con le foto degli anni Cinquanta e Settanta curati da Renzo Cianchi e Alessandro Vezzosi. 
Questi due precedenti eventi ci fanno sperare, nel tempo necessario ai piccoli passi, che anche questo lembo del nostro territorio possa avere nei prossimi anni un recupero integrale nella memoria collettiva di una comunità. 
Dal 2007, la Dama di Bacco rinnova l'invito a tutti quanti, autorità ecclesiastiche, in primis, ma anche autorità politiche, associazioni per il recupero storico e artistico dei beni culturali e architettonici, studiosi di Leonardo: tornate e salvate San Pantaleo e la valle del Vincio, paesaggio dell'anima di Leonardo. 

San Pantaleo e Caterina, 9.9.2007 (Foto D. Lavoratorini)
Bencamminatori sulla Via di Caterina, 2008 ( Foto D. Lavoratorini)

Il paesaggio dell'anima, visto da Buccialla (Foto Dama di Bacco)

mercoledì 25 luglio 2012

VINCI NEL CUORE! LA GRANDE VEGLIA PER VINCI 18 LUGLIO 2012. LE FOTO DI DOMENICO ALESSI


CATALOGO DELLA MOSTRA CENTO ANNI CON VINCI NEL CUORE

 VINCI NEL CUORE !
I VINCIANI RACCONTANO IL PAESE DI LEONARDO 
Vinci d'Estate
Piazza dei Guidi, 18 luglio 2012

Comunicato stampa
a cura del Comitato Vinci nel cuore!

Foto gentilmente concesse
 da Domenico Alessi


Nicola Baronti legge da Befanate e scherzi in poesia - Sarnus 2011
Antologia poetica dedicata ai poeti di Vinci e del Montalbano-

Vinci nel cuore! I vinciani raccontano il paese di Leonardo ha letteralmente «spopolato» il paese che si è ritrovato in Piazza dei Guidi, mercoledì 18 luglio 2012, ad ascoltare le parole dei poeti vinciani e vedere le immagini di cento anni di storia. La partecipazione del pubblico è andata oltre ogni previsione, convinta e entusiastica. 
Lo spettacolo Vinci nel Cuore! è stato ideato, realizzato e interpretato esclusivamente da vinciani, con i mezzi messi a disposizione dalle famiglie e i supporti tecnici delle compagnie teatrali locali, senza sponsor, il solo patrocinio del Comune, come tengono a precisare gli organizzatori. 
La serata ha commosso e coinvolto le persone presenti per la riscoperta di un numero incredibile di poeti locali, il ricordo dei vecchi personaggi, degli angoli dimenticati del paese (come la casa dei Fucini proprio in Piazza dei Guidi), di tradizioni, storie e aneddoti di vita paesana. 
Il progetto Vinci nel Cuore è stato coordinato e presentato da Nicola Baronti, coadiuvato nella serata finale da una madrina eccezionale, Elena Talenti, attrice e cantante di origini vinciane, accompagnata alla chitarra da Simone Giacomelli;  per la sezione fotografica curato da Matteo Cioni; per la sezione letteraria da Raffaello Santini.

Rossana Bertini legge Aladino Lensi
Ritorna, amico, alle natie colline (1942)

I veri protagonisti sono stati però gli abitanti di Vinci, di ieri e di oggi. I vecchi poeti hanno quindi assunto, in alcuni casi, anche le sembianze dei propri discendenti. 
Nicola Baronti ha letto una poesia del 1929 del bibliotecario, Renzo Cianchi ; Rossana Bertini dell’impiegato Aladino Lensi (1942); Giacomo Mazzanti del sacerdote, Leopoldo Antonini (1980); Luigi Palandri e Andrea Cinelli si sono cimentati in due scherzi in poesia rispettivamente del 1872 e 1875, inediti, dello scrittore Renato Fucini e dei  fratelli Luigi e Roberto Martelli, sindaci di Vinci della fine dell’Ottocento; Cesare Berni invece ha presentato uno scherzo poetico sui Fucini scritto da un anonimo vinciano del 2012;  Federica Giotti ha affrontato le rime satiriche dello zio prete, Ilario Tofani (1984); Luana Bertini ha ricordato le vecchie befanate scritte da Francesco Cianchi (1960); Marco Busoni e Luana Bertini hanno ricantato gli stornelli dell’orologiaio, Aldo Galardi (1953). Per i poeti contadini di Vinci dopo il doveroso omaggio al più conosciuto Natale Masi, maestro di un certo Benigni, con la lettura del testamento poetico (1990) da parte della nipote Pamela; per Baldovino (1945) ci ha pensato Patrizia Ferrali; mentre il più grande della fine dell’Ottocento , Leopoldo Pieri, veniva ricordato dal nipote Piero Pieri con un testo del 1890. Un esilarante Ranieri Vezzosi leggeva il Congresso dei becchi del Balena (Adriano Panerai), pittoresco personaggio del Montalbano nel secondo dopoguerra
.
Giacomo Mazzanti legge Leopoldo Antonini
San Donato  (1980). Ameni colli cui sorride il sole
di viti adorni e ulivi verdeggianti

La finestra del Fucini sul 2012
David Fucini ( Cesare Berni)
Oh Giovanna! guarda in che mondo siam finiti!
L'inferno sicuro! In terra...

Andrea Cinelli. Lo scherzo epistolare del Fucini e dei fratelli Martelli (1875)
Carissimo Telemaco, diremo - Signorini -

Elena Talenti e Simone Giacomelli
In cerca di sonate leonardine

Federica Giotti e lo zio prete, Ilario Tofani
Vera ricetta per i malanni
che fa campare oltre i cent'anni! (1984)


Luana Bertini. Le Befanate Vinciaresi (1960)
Legge Francesco Cianchi  per questa eterna tummistufi



Stornellate vinciane di Aldo Galardi (1953)
Marco Busoni ( Stilli), Luana Bertini (Visconti)
Nicola Baronti dalle Befanate e scherzi in poesia


Vinci sei tanto bello
che il Monte Albano a te s'inchina!
(stornello vinciarese) 

Pamela Masi dal nonno Natale (1990 circa)
legge la "Poesia Estemporanea"
.. fu la Ninfa della prima armonia dei canti

Patrizia Ferrali legge Baldovino Ferrali
In tempo di guerra da S. Lucia (1945)

Piero Piero e i sonetti dello zio Leopoldo (1890)
Forza ca'ona ti do la medaglia
delle ca'one tu sei la regina

Ranieri Vezzosi legge il Congresso del Balena (Adriano Panerai)
 Oh compagni di corna e di lavoro


Vinci nel Cuore! La grande veglia in Piazza dei Guidi

Per i poeti di oggi, Tacito Cinelli riprendeva la tradizione dei poeti stornellatori; Giorgio Mancini (letto da Raffaello Santini) quella dei poeti satirici. Per la poesia contemporanea, invece, venivano proposti due poeti che hanno amato e vissuto Vinci nella loro gioventù, Giuseppe Monteleone (letto da Martina Lupi) e Ivano Giacomelli (letto dal nipote Simone). 
Il finale, dopo le parole di soddisfazione del Sindaco, Dario Parrini, e del Proposto, Mons. Renato Bellini, era  una Ninna Nanna per Vinci, una vecchia cantilena delle mamme vinciaresi del XVIII secolo, revisionata e cantata per l’occasione da Elena Talenti ai nuovi nati del paese, presenti grazie anche alle foto mandate dalle famiglie e raccolte in un filmato da Antonello Pisacreta e Paola Montucchielli. 
Le "Note d’archivio”, invece, venivano curate da Domenico Alessi con un filmato di presentazione del Catalogo della Mostra Fotografica “ Cento Anni con Vinci nel Cuore. Immagini di Vinci tra Ottocento e Novecento”, duecento scatti selezionati fra altrettante foto donate da oltre quaranta persone, collezionisti e famiglie del paese, organizzata dalla Parrocchia di Santa Croce in Vinci con il patrocinio del Comune di Vinci dal 1 ottobre 2011 al 7 gennaio 2012.

Tacito Cinelli canta Con quella faccia da Leonardo

Raffaello Santini legge Giorgio Mancini
Cittadino, non sei così importante,
attento, rimarrai solo in mutande 
Martina Lupi legge Giuseppe Monteleone
La ragazza dei brigidini la ricordo
bambina seduta sugli scalini
di una casa in cima alla via Roma

Simone Giacomelli legge lo zio Ivano: " A mio padre"
Mi sono vestito di te,
del tuo odore, della tua saggezza,
e una corazza protettiva mi ha avvolto


Luigi Palandri legge in prima assoluta un inedito del Fucini (1872)
 Che coccolo, quand'ero a Umanità,
Guidato dall'egregio Paolo Pini,
che non sognavo altro che: Amore, Imene
Frecce, turcassi, talami, Camene!

Il progetto Vinci nel Cuore! , promosso dall’omonimo comitato, sull’iniziativa della Parrocchia di Santa Croce di Vinci è andato oltre ogni previsione, riuscendo dal marzo 2011 a coinvolgere con apporti e contributi numerose famiglie del paese e tanti abitanti-attori, alcuni presi in prestito dalle compagnie teatrali de I soliti ignoti da Vinci e Marvesio, altri alla prima esibizione pubblica, a dimostrazione di una antica passione del paese per il teatro amatoriale e popolare, con tanti palchi e sale nella storia del borgo vinciano dal teatro ottocentesco della Quarconia  a quello novecentesco della Misericordia, che peraltro prossimamente verrà riaperto dopo importanti restauri. 



 Il sindaco, Dario Parrini, a Vinci nel Cuore!

Vinci nel Cuore!, la grande veglia di mercoledì 18 luglio, concludeva un ciclo importante di iniziative, dalla mostra fotografica ai festeggiamenti per i quattro secoli del Santuario (16.5.1612-16.5.2012), con tuttavia già due pubblicazioni fondamentali per la ricostruzione della storia del paese, a cura rispettivamente di Francesco Cianchi e Nicola Baronti. A piccoli passi, con molta semplicità e condivisione, la gente del paese sta costituendo un nuovo archivio, non solo fotografico, ma anche letterario per conservare la memoria locale e i pensieri dei vinciani, con un’apposita sezione letteraria. 
Il Comitato presieduto da Mons. Renato Bellini, è composto da Nicola Baronti, Antonio Cinelli, Raffaello Santini, Matteo Cioni, Claudio Bianconi, Silvano Guerrini, Emma Cianchi, Mirella Baronti  e da tante persone che lo hanno aiutato a crescere e migliorare in questi mesi. In particolare, si ricorda, Francesco Cianchi, che ci ha lasciato nel giugno scorso, a cui la serata finale veniva dedicata con un informale ricordo “telefonico” del presentatore. 


Il Sindaco Dario Parrini, Nicola Baronti per il Comitato Vinci nel Cuore
e  il Proposto Mon. Renato Bellini, insieme nei saluti finali a Vinci nel Cuore!

Gli organizzatori rivolgono un particolare ringraziamento a Dario Parrini e all’Amministrazione Comunale per l’appoggio ed il sostegno morali all’iniziativa e per aver concesso la Piazza dei Guidi per la manifestazione finale, una serata indimenticabile per la storia del paese, stando ai lusinghieri commenti che si possono ascoltare e leggere in tutte le “piazze”, anche informatiche, di Vinci.

CIAO FRANCESCO !

Nicola Baronti telefona a Francesco Cianchi

La serata veniva dedicata a Francesco Cianchi, in modo del tutto informale, riproponendo all'inizio della serata, il contenuto di una telefonata con Nicola Baronti del novembre 2010. Francesco  ha collaborato con contributi importati alle antologie La Befanata Vinciarese, una Spoon River toscana La Versiliana Editrice e Befanate e scherzi in poesia della Sarnus 2011. Nel maggio 2012 pubblicava con il Comitato Vinci nel Cuore un piccolo saggio sulle origini della Chiesa della Madonna di Vinci, rielaborando e approfondendo le note di archivio e gli appunti paterni. Nel marzo scorso aveva mandato per la serata del luglio contributi preziosi - rinvenuti tra le carte paterne - come i versi inediti scritti dal Fucini nel 1872, in occasione del matrimonio tra Augusta Castellani e Carlo Alberto Del Vivo. La sua pubblicazione più importante rimane comunque quella del 2008 con il Museo Ideale Leonardo da Vinci : La madre di Leonardo era una schiava? Ipotesi di studio di Renzo Cianchi, con l'introduzione di Carlo Pedretti. 
Fonte: Comitato Vinci nel Cuore !

martedì 24 luglio 2012

LE FOTO DI VINCI NEL CUORE, 18 LUGLIO 2012

VINCI NEL CUORE !
PIAZZA DEI GUIDI 
18 LUGLIO 2012
Le prove pomeridiane
 (foto Domenico Alessi)

Luigi Palandri prova il Fucini e il microfono

Luana Bertini e il Duro di Menta
M. Busoni e L. Bertini alle prove degli stornelli
Elena Talenti e Simone Giacomelli
I primi arrivati. La serata fra poco avrà inizio