giovedì 27 febbraio 2014

CIAO IGOR GIANNI MICO (GIORGIO MANCINI) SEMPRE CON VINCI NEL CUORE!


Igor Gianni Mico alla Giornata Mondiale della Poesia a Vinci, 21 marzo 2013

 Or che sono sulla buona via
ho scritto la mia storia in poesia.
Giorgio Mancini, 2011 

I poeti non muoiono mai. Con questa convinzione nell’Archivio dei Poeti di Vinci vengono riportate le date e i luoghi di nascita dei poeti, grandi o piccoli che siano, mai la data di morte. Sopravvive la loro poesia.

Vinci nel Cuore! Archivio dei Poeti
 

La veglia dei Poeti di Vinci, 21 marzo 2013
In occasione della Giornata Mondiale della Poesia, a cura del Comitato VINCI NEL CUORE ARCHIVIO DEI POETI.

domenica 23 febbraio 2014

RISVEGLI A VINCI. TORNA LA PRIMAVERA CON IL TEATRO, LA MUSICA E LA POESIA

  
RISVEGLI
A VINCI ARRIVA LA PRIMAVERA DEL TEATRO,
 DELLA MUSICA E DELLA POESIA 
(II^ edizione) 2 marzo - 12 aprile 2014

Si bissa la rassegna RISVEGLI DI PRIMAVERA alla Casa del Popolo di Vinci, organizzata dall'Associazione Civile Casa del Popolo, in collaborazione con le compagnie teatrali UNICORNO e I SOLITI IGNOTI DA VINCI ed il patrocinio di altre associazioni locali. Un programma senza dubbio articolato che inizia riprendendo una vecchia tradizione paesana con il Veglioncino di carnevale dedicato alle mascherine del paese (2 marzo). Protagonista della rassegna quest'anno è comunque la musica nei vari generi, dal rock dei Crude Diamonds ( 15 marzo) al folk-blues dei Menestrelli di Banafratta (22 marzo) alla world music, dedicata all'Irlanda con gli Arcambold (29 marzo). Torna il teatro "da ridere", secondo la tradizione della Quarconia di Vinci, a cui è dedicata la rassegna teatrale autunnale che tanto successo ha riscosso tra il pubblico e le compagnie teatrali. Due appuntamenti speciali, sabato 8 marzo con la commedia Da giovedì a giovedì, a cura della Compagnia Unicorno che approda a Vinci dopo la prima al teatro Shalom di Empoli e altre rappresentazioni da Firenze a Castelnuovo d'Elsa. Nell'occasione ci sarà la possibilità di ricordare anche la Festa della donna. Le Lezioni di inglese, presentate dalla "Nuova Compagnia" saranno invece le protagoniste della serata del 5 aprile. Il finale "a sorpresa" con il Governatore delle acque, una produzione ed un testo vinciani, a cura della compagnia Unicorno con la collaborazione di alcuni giovani performer, chiude idealmente la rassegna tra teatro, musica e poesia: uno spettacolo di suggestioni dedicate a Vinci e a Leonardo, come una sorta di introduzione all'inizio delle classiche "celebrazioni leonardiane" con la seconda domenica di aprile. 
Nello stesso periodo, a cavallo tra marzo e aprile, si preannunciano altre importanti manifestazioni,  che vedono Vinci  protagonista come "città della poesia", a livello nazionale, grazie al grande lavoro e sinergie delle associazioni del territorio.
Nel paese di Leonardo, quest'anno, la "primavera delle arti" sboccia veramente con largo anticipo, con tante interessanti proposte. Nonostante una crisi generalizzata in tutti i settori, dal mondo dell'associazionismo culturale e teatrale vinciani un segno di riscatto e di grande speranza, considerato che i protagonisti della nuova rassegna sono quasi sempre dei giovani artisti del nostro territorio.

domenica 16 febbraio 2014

NON A DESTRA NON A SINISTRA NON AL CENTRO, MA IN ALTO. L'ATTUALITA' DI DON PRIMO MAZZOLARI. INCONTRO CON VIRGINIO COLMEGNA A VINCI, 21 FEBBRAIO 2014

Don Primo Mazzolari con la gente di Bozzolo

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  NON A DESTRA
NON A SINISTRA
NON AL CENTRO
MA IN ALTO!


L'attualità politica di Don Primo Mazzolari


NUOVO “VINCINCONTRI” CON VIRGINIO COLMEGNA

Vinci, Palazzina Uzielli 21 febbraio 2014 h. 21,15

Il 21 febbraio 2014 alle ore 21,15 presso la Palazzina Uzielli è il nuovo appuntamento con Vincincontri, ultradecennale ciclo di incontri con i personaggi del mondo contemporaneo organizzato dalla Commissione Cultura Vicariato del Montalbano Occidentale, con il patrocinio del comune di Vinci. Con un titolo che è tutto un programma, “Non a destra non a sinistra non al centro, ma in alto”, è dedicato a due personaggi di grande attualità in questo momento storico italiano per una visione “alta” del senso e dei valori della politica, che trae origine e linfa da esperienze pastorali importanti, spesso controverse e dimenticate, come quella di don Primo Mazzolari (1890- 1959), presbitero scrittore e partigiano.
A parlarne è un protagonista del nostro tempo, don Virginio Colmegna, presidente della Casa della Carità di Milano, direttore per tanti anni della Caritas Ambrosiana per volontà del Cardinale Martini, con laurea magistrale honoris causa in Scienze Pedagogiche conferitagli nel 2011 dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca per il suo impegno sociale.
“Non a destra non a sinistra non al centro, ma in alto”: è il titolo dell’incontro con il quale si tenta di sintetizzare il senso e l’attualità del ministero di Don Primo Mazzolari, una delle figure più significative del Cattolicesimo italiano nella prima metà del Novecento. Il suo pensiero anticipa infatti alcune delle istanze  del Concilio Vaticano II, sul tema della  "Chiesa dei poveri", della libertà religiosa, del pluralismo, del "dialogo coi lontani". Qual è il senso del curioso titolo? Sul  piano politico gli atteggiamenti e la predicazione di Don Mazzolari esprimono da subito una decisa opposizione all'ideologia fascista (nel 1931 subisce un vero e proprio attentato alla persona) e comunque ad ogni forma di ingiustizia e di violenza, da qualsiasi parte provenga, ponendo al centro della sua opera la “rivoluzione cristiana”. Durante la seconda guerra mondiale, nasconde numerosi ebrei e antifascisti;  come, dopo di essa, anche alcune persone coinvolte nel fascismo ingiustamente perseguitate. Nel suo “dialogo con i lontani”, già da giovane parroco sperimenta nel suo paese con forte connotazione socialista originali iniziative pastorali, riflettendo, annotando idee e, soprattutto, cercando forme nuove per accostare tutti coloro che si sono allontanati dalla Chiesa. Nel dopoguerra, il suo interesse è rivolto anche ai “lontani” comunisti. La sua critica del comunismo è dura, seppure celebre è il suo motto del 1949 (l'anno della scomunica vaticana verso i comunisti): «Combatto il comunismo, amo i comunisti». Don Primo però non lesina ammonizioni anche ai primi parlamentari cattolici della Repubblica Italiana con l’invito alla coerenza e all’impegno: “Deputati e senatori vi hanno fatto i poveri” è il titolo di un suo famoso articolo. Stringe rapporti  con le voci più libere e critiche del cattolicesimo italiano del tempo, dominato dal conformismo e dalla rigidezza nei confronti del mondo contemporaneo. È  amico del fondatore di Nomadelfia don Zeno Saltini, del poeta padre David Maria Turoldo, del sindaco fiorentino Giorgio La Pira, dello scrittore Luigi Santucci e di molti altri. Il carattere innovativo e coraggioso di alcune sue pubblicazioni provocano  un duro intervento del Vaticano. Nel  1950,  Mazzolari apre il dialogo sulla proposta del movimento dei Partigiani della Pace (a prevalenza comunista) di mettere al bando la bomba atomica e approda tra i primi teologi all'accettazione dell'obiezione di coscienza con un durissimo atto di accusa contro tutte le guerre («La guerra non è soltanto una calamità, è un peccato», «Cristianamente e logicamente la guerra non si regge»). Non sempre compreso e amato dai superiori, a tale proposito, sono significative le parole di Paolo VI : «Lui aveva il passo troppo lungo e noi si stentava a tenergli dietro. Così ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche noi. Questo è il destino dei profeti». Un profeta del dialogo e della pace tra gli uomini e i popoli, con una visione “alta” della politica, senza compromessi e mezze misure, dalla parte delle persone ingiustamente perseguitate, degli ultimi e dei poveri del mondo. Una storia senza dubbio da ricordare anche ai politici di oggi, grazie a Vincincontri 2014.



Fonte: Commissione Cultura Vicariato Montalbano Occidentale

Per informazioni: Parrocchia di Vinci tel. 0571 56033
 



IL DIRETTORE DELLA LEONARDIANA, ROMANO NANNI. UN TESTIMONE DEL SUO TEMPO NELLO STUDIO E VALORIZZAZIONE DELL'OPERA DI LEONARDO.

Romano Nanni, San Pantaleo 2.10.2011 (foto di C. Boldrini)


 IL DIRETTORE DELLA LEONARDIANA DI VINCI
ROMANO NANNI 
(1952-2014)

Romano Nanni, per vent’anni Direttore della Leonardiana, è uno dei più importanti testimoni della storia culturale e sociale del paese di Vinci. È l’inevitabile compito e talvolta ingrato destino di tutti i Direttori della storica istituzione vinciana fondata nel 1928 e guidata da Renzo Cianchi fino agli anni Sessanta. Anche Romano Nanni è diventato un grande appassionato della vita e dell’opera di Leonardo. Dall’impegno politico a quello di filosofo ha portato avanti  i  valori della sua esperienza politica e  professionale con grande coerenza e un’indubbia cifra personale. Sotto la sua direzione la Biblioteca e il Museo Leonardiano sono cresciuti nelle competenze e nelle relazioni con le più importanti istituzioni leonardiane del mondo. Degli anni “vinciani” del Nanni  sono il grande lavoro di ammodernamento, informatizzazione e restauro della Biblioteca con la promozione di un archivio digitale (E-Leo)  dedicato alla storia della tecnica e della scienza del Rinascimento;  l’arricchimento delle collezioni del Museo Leonardiano; il restauro e la valorizzazione della casa natale di Leonardo. Tra le molte, ricordiamo una bellissima mostra dedicata al mito della Leda; come una sorta di ideale risarcimento per il mancato arrivo a Vinci di un famoso quadro leonardiano, promessa non mantenuta dalla politica nazionale. In questi anni, Vinci si è sempre più introdotta nella filosofia e geografia dell’arte contemporanea con l'intervento della piazza-monumento dei Guidi, opera di Mimmo Paladino, e l'inserimento del ciclo scultoreo sulla Storia dell’uomo e l’Apocalisse di Cecco Bonanotte nel Battistero di Leonardo in Santa Croce.
Come Dama di Bacco ricordiamo il dott. Nanni  in occasione del convegno “Leonardo e San Pantaleo”, il 2 ottobre 2011: un’altra scommessa per la crescita culturale del paese di Leonardo verso la riscoperta e la valorizzazione di quel “paesaggio materno di Leonardo”, che come studioso analizza in un fortunato saggio dedicato al primo paesaggio disegnato da Leonardo, nel dì di Santa Maria della Neve del 1473.

Gangalandi (Dama di Bacco, 2014)

L'intervento del Direttore Romano Nanni, San Pantaleo 2.10.2011