giovedì 26 marzo 2015

LA POESIA DI VINCI NELLA VEGLIA DEI POETI. DALL'ALBUM DEI RICORDI ( A CURA DI DOMENICO ALESSI)



LA "POESIA DI VINCI" NELLA VEGLIA DEI POETI, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA (21.3.2015)

La Veglia dei Poeti di Vinci, giunta alla terza edizione, rappresenta senza dubbio una formula indovinata con un chiaro riferimento ad una delle più sentite tradizioni popolari. In occasione della Giornata Mondiale Unesco della Poesia, hanno risposto all’invito del Comitato Vinci nel Cuore! Archivio dei poeti  e del Club per l’Unesco di Vinci dodici poeti che vivono nel territorio comunale e amano il paese di Leonardo. Una adesione importante, incorniciata dall’omaggio iniziale al poeta Umberto Marianelli, autore di raccolte importanti, anche a livello nazionale, seppure non ancora molto conosciute dai compaesani ,  a quello finale dedicato ad Iginio Tamburini, personaggio animatore di feste e veglie vinciane, alla cui memoria si deve la sezione dei poeti contadini dell’Archivio dei Poeti di Vinci (1843-1942).  Due omaggi impreziositi dalla presenza e lettura dei testi da parte dell’attore empolese, Andrea Giuntini.
Una delle caratteristiche della festa vinciana è quella di accomunare tutti i generi e forme della poesia (lirica, conviviale, satirica …) senza scordarsi i cantautori locali. Non vi sono quindi selezioni preliminari, né graduatorie, solo la voglia dei poeti di esprimersi e donare la propria opera al pubblico, sempre più numeroso nelle varie edizioni. Il premio è per tutti l’applauso, l’affetto e la partecipazione dei presenti, nonché il simbolico omaggio finale, la distribuzione delle rose dai colori giallo e rosso, i colori del comune di Vinci, come il riconoscimento di un’appartenenza al territorio, che costituisce da sempre una indiscussa fonte di ispirazione per tutti gli artisti. Hanno partecipato alla Veglia del 2015, nell’ordine Ivano Giacomelli, Lucrezia Cianchi, Liana Bagnoli,  Giancarlo Guerri, Antonia Bianco, Sergio Lazzeri, Stefano Peruzzi, Tamara Morelli, Tacito Cinelli, Antonino Mulè, Giuliano Bagagli, Nicola Baronti, con l’accompagnamento musicale di Simone Giacomelli, anche cantautore. Coordinatore della serata, Silvano Guerrini . Patrocinio del comune di Vinci.

 Foto di Domenico Alessi
  



















lunedì 9 marzo 2015

LA VEGLIA DEI POETI DI VINCI E L'OMAGGIO AL POETA UMBERTO MARIANELLI, IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA, VINCI 21.3.2015


Comitato VINCI NEL CUORE! ARCHIVIO DEI POETI
Parrocchia di S. Croce di Vinci
GIORNATA MONDIALE DELLA POESIA 2015
in collaborazione con CLUB PER L'UNESCO VINCI
patrocinio del COMUNE DI VINCI

VINCI, PALAZZINA UZIELLI
21 MARZO 2015 ore 21,15
 
LA VEGLIA DEI POETI DI VINCI
(III^ edizione)

Andrea Giuntini alla Serata Luzi, 21.3.2014

OMAGGIO AD UMBERTO MARIANELLI
poeta e medico umanista
con la partecipazione di
ANDREA GIUNTINI
  
Umberto Marianelli
La Giornata Mondiale della Poesia viene festeggiata a Vinci per il terzo anno consecutivo, grazie all’iniziativa della Parrocchia di S. Croce di Vinci e del Comitato Vinci nel Cuore! Archivio dei Poeti, con il patrocinio del Club per l’Unesco Vinci e del Comune. Dal 1992, l’UNESCO ha indicato il 21 marzo come giornata dedicata alla salvaguardia del linguaggio poetico quale elemento caratterizzante l’anima di tutti popoli del mondo. Così il 21 marzo 2015, alle ore 21,15, presso la Palazzina Uzielli di Vinci, concessa dall’amministrazione comunale, si ritroveranno a fare LA VEGLIA DEI POETI DI VINCI tutti coloro che si occupano di poesia, a vario titolo, nel territorio comunale
La manifestazione rientra nel progetto pluriennale dell’Archivio dei Poeti di Vinci, dedicato alla raccolta delle testimonianze poetiche di chi ha vissuto e amato le terre di Leonardo, da sempre fonte di ispirazione per gli artisti. La “Veglia” dei Poeti di Vinci ha avuto un’indubbia crescita in questi tre anni. Il grande numero dei  partecipanti rappresenta la conferma di come la poesia rappresenti, ancora oggi, uno dei modi di espressione e di comunicazione più sentiti e popolari, nonostante la grave crisi editoriale del settore.
Vinci è un paese pieno di poeti, da sempre. Lo evidenziava, in tempi non sospetti, anche Renato Fucini, capostipite di molte generazioni di questi artisti, cari all’anima popolare. Per tale motivo alla Veglia di Vinci partecipano non solo poeti accademici, ma anche coloro che ne fanno un uso familiare e conviviale. Senza contare la pagina dei cantautori locali, a cui il Comitato Vinci nel Cuore! dedicava la scorsa edizione estiva, rappresentata nella Veglia da un artista vinciano, ospite della serata. La tradizione dei poeti contadini, infine, viene ricordata da uno degli ultimi protagonisti, memoria orale di personaggi curiosi, forse stravaganti, comunque non banali.
La Veglia è preceduta da una dedica speciale ad un artista o un evento.
Quest’anno è stato scelto uno dei poeti del nostro territorio, recentemente scomparso: Umberto Marianelli. Di professione medico chirurgo, empolese di nascita, a Vinci  fondava e dirigeva per tanti anni la Casa di Cura Leonardo sulla collina prospiciente Sovigliana, entrato a pieno titolo nella sezione dei poeti "medici umanisti" dell’Archivio dei Poeti di Vinci (1847-1942), assieme a David Fucini (padre di Renato), Filippo Ciompi (medico condotto di fine Ottocento, acceso socialista), Siro Taviani (medico e professore universitario, figlio del medico condotto di Vinci tra l’Ottocento e il Novecento). Nel 2013, nel cinquantesimo di fondazione della Casa di Cura Leonardo, nel corso dell’edizione estiva di Vinci nel Cuore! la  gente della “piazza” di Vinci dedicava al dott. Umberto un particolare omaggio poetico. Questa volta, invece, sarà l’attore Andrea Giuntini che leggerà dall’ampia produzione letteraria, purtroppo ancora non molto conosciuta, alcune liriche con riguardo alla raccolta d’esordio, “Barca ancorata” del 1968 ed al “Pianto di Eva”, testo poetico per la pittura di Franco Aretini, pubblicato nel 1973 in occasione della mostra tenuta a Vinci dall’amico artista, a conferma degli stretti legami professionali e artistici con la città di Leonardo.  “Un poeta che si è trovato col bisturi in mano, un uomo che a nessun prezzo si lascia travolgere dalla mediocrità”, così lo aveva descritto l’amico poeta e giornalista de LA NAZIONE originario di Vinci, Saverio Ciattini, con cui aveva condiviso una storia di ragazzi che la guerra maturava avanti tempo. Nella poesia riscoprivano entrambi la “ruggente”  giovanile passione.


 

Protagonisti della veglia saranno i poeti di oggi, provenienti da tutte le frazioni del comune: IVANO GIACOMELLI TAMARA MORELLI GIANCARLO GUERRI ANTONINO MULE' STEFANO PERUZZI LIANA BAGNOLI TACITO CINELLI GIULIANO BAGAGLI ANTONIA BIANCO LUCREZIA CIANCHI, con un ricordo speciale di IGINIO TAMBURINI; cantautore ospite SIMONE GIACOMELLI.


 DALL'ALBUM DEI RICORDI
LE VEGLIE DI VINCI

La Veglia del 2013
I simboli della Veglia, 2013
Vinci nel Cuore! La Piazza del 2013 - Omaggio ad Umberto Marianelli
Catalogo dell'Archivio dei Poeti di Vinci
La Veglia del 2014

domenica 1 marzo 2015

VINCINCONTRI 6 MARZO 2015 - UN POPOLO DIMENTICATO: A CENT'ANNI DALLA DEPORTAZIONE E STERMINIO DEGLI ARMENI.INCONTRO CON ANTONIA ARSLAN, AUTRICE DEL ROMANZO "LA MASSERIA DELLE ALLODOLE"

Yerevan (Armenia) Memoriale del genocidio armeno del 1915. La "nuova ARMENIA" (foto pgc Dama di Bacco)
VINCINCONTRI 2015
Teatro della Misericordia, 6 marzo 2015 ore 21,15
INCONTRO CON ANTONIA ARSLAN 
autrice del romanzo "La masseria delle allodole" (2004) sul tema
UN POPOLO DIMENTICATO: CENT'ANNI FA IL GENOCIDIO DEGLI ARMENI 

Venerdi, 6 marzo 2015 ore 21,15, al Teatro della Misericordia, Vincincontri propone un altro eccezionale evento con una scrittrice e saggista italiana, di origini armene, Antonia Arslan, sul tema “Un popolo dimenticato: cent’anni fa il genocidio degli Armeni”. Una delle pagine più tristi e dolorose del trascorso Novecento, ancora oggetto di valutazioni e interpretazioni diverse, anche a livello internazionale. Tra l’Armenia e l’Italia c’è tuttavia uno stretto legame storico, rappresentato ancora oggi dalla presenza di molte istituzioni e centri di cultura armena nel nostro stato. Il popolo armeno è stato  uno dei primi ad abbracciare la fede cristiana. Molti dei santi cattolici venerati nei nostri paesi sono di origini armene. Basti pensare a quel San Biagio di Sebaste, il cui culto a Vinci risale addirittura a prima del XVI° secolo oppure San Miniato, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e considerato il primo martire (pro martire)  della città di Firenze, che secondo una leggenda sarebbe stato un re di origine armena di passaggio a Firenze nel 250 circa, durante la persecuzione cristiana di Decio.
Nei secoli, il popolo armeno è stato oggetto di violente persecuzioni, non soltanto per la propria fede.  La deportazione e lo sterminio del popolo armeno avvenuto nel 1915-1916 non è stato ancora oggi riconosciuto da tutti gli stati a livello internazionale. Il 24 aprile 2015 intanto ricorre il primo centenario. A parlarne a Vinci è uno dei maggiori personaggi della cultura italiana che si è fatta promotrice della conoscenza e storia del popolo armeno in Italia. Nel 2004, Antonia Arslan scriveva  per la Rizzoli il romanzo, “La masseria delle allodole”, finalista al Premio Campiello e vincitore del Premio Stresa per la narrativa, dal quale i fratelli Taviani traevano l’omonimo film. Nel 2009, l'Aslan pubblicava il secondo volume “La strada di Smirne”, sempre sull’argomento.  Come scrive Maria Monego, “La masseria delle allodole” è soprattutto un romanzo necessario non solo perché tratta letterariamente di un evento storico – il genocidio degli armeni nel 1915-16 ad opera dei turchi– che non ha mai avuto giustizia, ma perché l’esigenza del narrare traspare tra le pagine, come se l’Autrice non avesse più potuto tacere sulle vite incompiute dei suoi antenati e le loro storie, in parte vere in parte immaginate, si fossero con forza imposte, avessero preteso di concretizzarsi nella scrittura e di trovare così un destino. E occhi che le guardassero con la stessa umana compassione e compartecipazione dell’Autrice”.
Khor Virap (Armenia)
L’Arslan aveva già dato voce alla sua identità armena attraverso la traduzione delle raccolte  II canto del pane e Mari di grano  di un grande poeta armeno Daniel Varujan; curando inoltre la pubblicazione di un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni).
Non dobbiamo tuttavia neppure dimenticare l’altro aspetto dell’opera di Antonia Arslan, docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, come autrice di saggi sulla narrativa popolare e d'appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900) . 
La manifestazione è promossa dalla Commissione Cultura del Consiglio Pastorale del Montabano, Pro Loco e Comune di Vinci.

Il proposto di Vinci con il religioso della Chiesa Armena titolare del Monastero di Khor Virap, dinanzi al Monte Ararat, 24.4.2014 - pgc  Dama di Bacco

La Parrocchia di Vinci organizzava nell'aprile 2014 un pellegrinaggio in Armenia. Qui sopra l'incontro tra Mons. Renato Bellini e il religioso responsabile del Monastero di Khor Virap detta "fossa profonda" ai piedi del Monte Ararat. Qui fu tenuto prigioniero San Gregorio l'Illuminatore, che nel 301 d.c. fece sì che l'Armenia accettasse il Cristinesimo come religione di Stato. La foto è stata scattata a Khor Virap (Armenia) il 24 aprile 2014, nel giorno del 99° anniversario dello sterminio del popolo armeno. 

Gangalandi

71° ANNIVERSARIO DELLA DEPORTAZIONE. VINCI, 6 MARZO 2015

Omaggio ai deportati di Vinci, Anni  '80/90 ( pgc Foto Romano)
  71° Anniversario della Deportazione
Vinci, 6 marzo 2015

Venerdì 6 marzo 2015 il Comune di Vinci commemora il 71° Anniversario della Deportazione. Programma delle celebrazioni:
Ore  9:00  Teatro di Vinci, via Pierino da Vinci, Vinci -   Incontro con gli studenti delle classi V e gli insegnanti della Scuola primaria di Spicchio-Sovigliana e Vinci. Intervengono: Giuseppe Torchia, Sindaco di Vinci;   Roberta Beneforti  Dirigente Istituto Comprensivo Vinci;    Andrea Bardini  Presidente A.N.E.D. di Empoli;   Sauro Cappelli;   A.N.E.D Empol;  Claudia Heimes;  Assessore alla Pubblica Istruzione
Ore 11.00 Corteo per le vie cittadine e deposizione di una corona d’alloro al cippo in  Via    Pierino da Vinci;  
Ore 11:30 Santuario SS. Annunziata, Santa Messa, celebrata da Mons. Bellini, Proposto di Vinci
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Nell'occasione della commemorazione, la Dama di Bacco segnala questo particolarissimo diario di un abitante di Faltognano, internato nel campo di concentramento, come prigioniero di guerra. Una testimonianza sentita e importante di un uomo con il n. 91989.

“Ho raccontato cose brutte e patimenti che mi porterò dietro fino alla tomba, ma ho raccontato anche quelli degli altri, di coloro che non hanno avuto la fortuna di ritornare alle loro case. I morti non parlano, ma io so cosa pensavano loro e sta a noi viventi superstiti il dovere di parlare, di raccontare, di dire agli altri quello che si è vissuto. In Germania è stata compiuta la strage degli innocenti, eravamo tutti innocenti, abbiamo dovuto fare e subire tutte quelle cose per via di una ragione che si chiama Fascismo. Ed è a loro che va il mio pensiero. A tutti quelli che hanno passato le cose più spaventose, le più tremende, i patimenti, le umiliazioni, i cristiani chiusi nei macelli senza un filo di speranza, sapendo che ogni giorno una parte di loro doveva essere eliminata”
Ferdinando Cintelli : Un soldato racconta. Diario di un faltognanese"
a cura di Stefano Taddei, con prefazione di Dario Parrini
Ibiskos Empoli, 2011