mercoledì 28 dicembre 2016

IL 5 GENNAIO 2017 TORNA A FALTOGNANO LA BEFANATA DEI POETI, PATRIMONIO DELLA RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE

LA BEFANATA DEI POETI È « PATRIMONIO» DELLA RETE ITALIANA DI CULTURA POPOLARE
LA TRADIZIONALE VEGLIA DELL’EPIFANIA SI RINNOVA A FALTOGNANO IL 5 GENNAIO 2017.
Prenotazioni presso Casa del Popolo di Faltognano (cell. 338 6640772 – 331 1170558).



Il 5 gennaio 2017, alle ore 20, presso la Casa del Popolo di Faltognano, torna la Befanata dei Poeti, l’antico rito della vigilia dell’Epifania, da quest’anno “ Patrimonio della Rete italiana di Cultura Popolare”, iscritto con delibera della Giunta Comunale di Vinci  del 15 dicembre scorso nel Calendario Nazionale dei Riti e delle Feste.  Alla Rete nazionale aderiscono Regioni,  Comuni e Associazioni, Città Metropolitane con lo scopo di condividere politiche socio- culturali diffuse sul  territorio e di trasmettere i “saperi” della cultura popolare tra le generazioni. Tutto ciò è avvenuto grazie ad un articolato lavoro di ricerca e di studio della tradizione locale partito da Vinci, promosso dal Centro Tradizioni Popolari dell’Empolese-Valdelsa e dal Comune, verificato e certificato dal Comitato Scientifico della Rete Italiana. Un traguardo che premia anche il lavoro svolto dalla Casa del Popolo di Faltognano che ha adottato il progetto ormai da un lustro. Come evidenziato dalla Rete, “l’inserimento nel calendario nazionale permette ai comuni interessati, oltre allo sviluppo di un sistema comunicativo efficace e pianificato, la possibilità di creare interconnessioni e successive progettualità tra ritualità simili presenti in diversi territori, entrando a far parte del primo sistema organizzativo, progettuale e promozionale connesso alle ritualità italiane”. “Non v'è dubbio che la calendarizzazione a livello nazionale della manifestazione legata alle antiche usanze vinciane dell'Epifania comporterà vantaggi anche alle altre manifestazioni simili che si svolgono sul territorio, condividendo la stessa radice storica della festa” - come tiene a precisare Simone Vaiani, segretario del Comitato Tradizioni Popolari Empolese Valdelsa -  “Si tratta di un primo passo per il censimento e la salvaguardia delle nostre tradizioni che costituiscono uno degli elementi fondamentali per costruire l’identità di un territorio, proiettandolo in un contesto nazionale di confronto con altre realtà”.

  
La Befanata lirica, canto tradizionale di Vinci e del Montalbano, trae origine da un gioco di società, tipicamente toscano, in uso anche nelle accademie e salotti fiorentini degli inizi del Cinquecento, successivamente adottato nella cultura popolare e contadina, tramandato di generazione in generazione fino agli anni Settanta del secolo scorso, grazie ai poeti locali che s’incontravano nella vigilia dell’Epifania per “cantare” i fatti e i personaggi del paese. La mattina seguente il “responso” della Befana veniva diffuso con il canto, da colle in colle, e con cartelli appesi nei punti di ritrovo sui quali venivano trascritte le rime inventate dalla Befana. Le origini delle tradizione sono però antichissime. Un tempo si pensava che nella notte dell’Epifania anche gli animali parlassero per “cantarle” al loro padrone, in un’inversione di ruoli; così come nel gioco cinquecentesco della Befanata  il poeta improvvisatore nei panni della Befana poteva ironizzare sui commensali e, nei villaggi e osterie, i poeti contadini potevano cantarla ai compaesani. I tempi però sono cambiati. La tradizione si è rinnovata. Nella versione odierna i protagonisti delle rime sono i personaggi e gli eventi dell’anno appena trascorso che gli ospiti della veglia suggeriscono attraverso le “polizze” e sui quali  la “Befana” è invitata a improvvisare rime e storie. Il personaggio più gettonato sarà proclamato Befana dell’Anno.

   
 Per chi vuol assistere all’antico rito costituito da una cena contadina in rima poetica, con inizio alle ore 20,00, deve prenotare presso la Casa del Popolo di Faltognano (cell. 338 6640772 – 331 1170558). I poeti improvvisatori che impersonano la Befana saranno Fabrizio Ganugi di Prato e Donato De Acutis di Roma. Non mancheranno i cartelli con le passate befanate. Alle ore 19,00 è previsto un aperitivo con le autorità per raccontare e festeggiare il nuovo “patrimonio” vinciano.
   
 

giovedì 22 dicembre 2016

GLI AUGURI DELLA DAMA DI BACCO PER IL NATALE 2016

 Particolare della Madonna di San Donato (Antonio Sogliani, 1520 ca)

BUON NATALE dalla DAMA DI BACCO 
 


Un augurio di un Buon Natale a tutti i vinciani di oggi e ai vinciaresi di ieri con un particolare della Madonna di San Donato (opera di  Giovanni Antonio Sogliani, 1520): una preziosa testimonianza del grande patrimonio storico e artistico di Vinci purtroppo non ancora del tutto conosciuto e valorizzato.
Da dieci anni, esattamente con il 2017, la Dama di Bacco è alla riscoperta di storie, tradizioni e curiosità sulla storia di Vinci e del suo popolo. Grazie a tutti coloro che in questi anni ci hanno seguito e incoraggiato.